La “matematica parlata” si riferisce all’uso del linguaggio comune per descrivere e spiegare concetti matematici complessi, al fine di renderli più accessibili alle persone che potrebbero non essere familiari con il linguaggio formale della matematica scritta. Questo approccio può essere utile in diversi contesti, come l’insegnamento della matematica a studenti di diverse età e livelli di competenza, la divulgazione scientifica o la comunicazione di concetti matematici a persone non specializzate nel campo.
Ecco alcuni esempi di come la matematica può essere espressa utilizzando un linguaggio più informale e accessibile:
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- Equazione lineare: “Immagina di avere un sacco di mele e di volerle vendere per $2 ciascuna. Quanto guadagneresti se le vendessi tutte?”
- Area del cerchio: “Se prendi un cerchio e misuri la distanza dal centro al bordo, chiamata raggio, puoi calcolare l’area moltiplicando il raggio per sé stesso, poi moltiplicando il risultato per 3,14.”
- Percentuali: “Immagina che un negozio stia facendo uno sconto del 20% su tutti i suoi prodotti. Se un oggetto costa $50, il prezzo scontato sarebbe di $40.”
- Media aritmetica: “Per calcolare la media di un insieme di numeri, devi sommarli tutti insieme e poi dividerli per il numero totale di numeri che
hai. Ad esempio, la media di 2, 4 e 6 è 4.”
- Probabilità: “Se lancia un dado, ci sono 6 facce possibili, ognuna con la stessa probabilità di uscire. Quindi la probabilità di ottenere un 3 è di 1 su 6.”
- Geometria: “Immagina di avere un triangolo con una base di 5 centimetri e un’altezza di 3 centimetri. Puoi calcolare l’area dividendo il prodotto della base per l’altezza per 2, quindi l’area sarebbe 7,5 centimetri quadrati.”
Questi sono solo esempi semplici per illustrare come la matematica può essere spiegata utilizzando un linguaggio più informale e intuitivo. L’obiettivo è semplificare i concetti matematici complessi, rendendoli più accessibili e comprensibili per un pubblico più ampio.
Gli aspetti utili della matematica parlata includono:
- Accessibilità: L’uso del linguaggio comune e di esempi concreti può aiutare le persone a comprendere meglio i concetti matematici e ad applicarli in situazioni reali. Ciò può contribuire a ridurre la paura o l’insicurezza spesso associate alla matematica.
- Chiarezza: L’uso di parole e frasi comuni può semplificare la comunicazione e rendere i concetti matematici più comprensibili per un pubblico più ampio. La matematica parlata può aiutare a eliminare l’eccesso di formalismo e la complessità delle notazioni matematiche
Applicazioni pratiche: Spiegare i concetti matematici attraverso esempi concreti può aiutare le persone a vedere le applicazioni pratiche della matematica nella vita quotidiana, nel mondo del lavoro e in altri campi. Questo può contribuire a generare un maggiore interesse e coinvolgimento verso la matematica.
Tuttavia, ci sono anche alcuni limiti associati all’uso della matematica parlata:
- Precisione: L’uso del linguaggio comune può comportare una perdita di precisione rispetto alla notazione matematica formale. Alcuni concetti matematici richiedono una definizione precisa e rigorosa per evitare ambiguità o fraintendimenti.
- Complessità: Anche se la matematica parlata può semplificare alcuni concetti, alcune idee matematiche complesse possono essere difficili da spiegare senza il supporto di notazioni e simboli specifici. In questi casi, può essere necessario introdurre elementi di notazione matematica per una comprensione completa.
- Limitazioni linguistiche: La matematica parlata può incontrare limiti legati alla lingua utilizzata. La traduzione di concetti matematici specifici in parole può risultare complessa, specialmente quando non esistono termini equivalenti nella lingua di comunicazione.
In conclusione, la matematica parlata può essere uno strumento utile per comunicare i concetti matematici in modo accessibile, ma presenta anche alcune limitazioni in termini di precisione, complessità e limitazioni linguistiche. È importante trovare un equilibrio tra l’uso del linguaggio comune e la formalità matematica per garantire una comprensione accurata e approfondita dei concetti.
Da una ricerca effettuata sul web lo stato dell’arte sulle applicazioni è proposto di seguito.
Sintesi vocale di formule matematiche in linguaggio naturale tramite tecniche di NLG
http://www.integr-abile.unito.it/articoli/Monticone-report.pdf
Michele Monticone
2019
Il processo di traduzione e sintesi delle formule matematiche consiste nella conversione di una rappresentazione LATEX in un linguaggio naturale, al fine di rendere accessibili le formule a persone con disabilità visiva o a coloro che non conoscono il linguaggio LATEX. Questo approccio si compone di due fasi distinte.
Per effettuare la sintesi della formula 1-((a/2)+b) per prima cosa viene data in input al tool LatexML e il Content MathML ottenuto è il seguente:
A questo punto il Content MathML viene trasformato in una struttura ad albero.
Una volta ottenuta questa struttura ad albero si procede a generare l’albero linguistico creando ricorsivamente la struttura linguistica associata ad ogni operatore. L’albero ottenuto è il seguente:
Ciechi per la matematica? Analisi delle difficoltà matematiche per la persona non vedente
https://iris.univr.it/bitstream/11562/337675/1/Tesi%20dottorato%20Corsi.pdf
Fabio Corsi
2008
La ricerca si concentra sull’intersezione tra l’educazione dei non vedenti e l’insegnamento della matematica, evidenziando le sfide comuni che entrambi affrontano. L’approccio tradizionale tende a trattare tali ambiti come separate e superficialmente sintomatiche, senza analizzare le cause profonde dei problemi. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che l’educazione dei non vedenti e la rappresentazione matematica condividono una radice comune. Questa scoperta suggerisce la necessità di una logica condivisa per superare le difficoltà e garantire un accesso adeguato all’istruzione matematica per le persone prive della vista.
Matematica e disabilità visiva: strumenti tiflodidattici e tifloinformatici
https://www.digrande.it/it/Blogs/Freestyle/Matematica+e+disabilit%C3%A0+visiva-+strumenti+tiflodidattici+e+tifloinformatici
Maurizio Gabelli
2020
Questo scritto affronta il problema dell’accesso alla matematica per gli alunni con disabilità visiva e si propone di delineare buone pratiche e l’uso di strumenti tiflodidattici e tifloinformatici. L’obiettivo è fornire uno strumento teorico per gli educatori che accompagnano gli alunni nel percorso di apprendimento matematico, focalizzandosi sia sugli aspetti globali che su quelli specifici. Si propone un percorso a tappe, con macroaree, obiettivi, prerequisiti e strumenti specifici come il Cubaritmo, la Dattiloritmica e il Software matematico LAMBDA. Si sottolinea che l’uso del computer e della tifloinformatica può apportare benefici agli studenti con disabilità visiva, a condizione che vengano rispettate gradualmente le fasi di utilizzo degli strumenti specifici.
Matematica, chimica, fisica: non più tabù per le persone con disabilità visiva
https://www.superando.it/2019/03/05/matematica-chimica-fisica-non-piu-tabu-per-le-persone-con-disabilita-visiva/
Anna Capietto
2019
«Una delle parole chiave che il mio staff ed io usiamo maggiormente è “tecnologia”, grazie alla quale, oggi, è possibile avere strumenti accessibili che consentono ai nostri studenti con disabilità visiva di studiare come gli altri»: a dirlo, nell’intervista che presentiamo oggi, curata da Stefania Leone, è Anna Capietto, docente al Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino, e responsabile di un Laboratorio che dimostra con i fatti come le discipline scientifiche, a partire dalla matematica, non debbano più essere considerate un tabù per gli studenti con disabilità visive.
Matematica accessibile per ipovedenti e non vedenti
https://www.porteapertesulweb.it/newsletter/aprile-09/7-matematica-accessibile-per-ipovedenti-e-non-vedenti
Cristian Bernareggi, Valeria Brigatti
2010
Gli studenti ipovedenti e non vedenti incontrano frequentemente numerose difficoltà nell’accostarsi alla matematica. Esse non sono dovute a limiti nella comprensione dei concetti matematici, ma alla disponibilità di materiale didattico scientifico pienamente accessibile mediante dispositivi Braille, vocali e strumenti di ingrandimento. Di seguito vengono illustrati alcuni principi generali e procedure per rendere il materiale didattico più accessibile a studenti non vedenti e ipovedenti. Innanzitutto, è opportuno chiarire che le modalità di lettura sono spesso differenti tra non vedenti e ipovedenti. Il non vedente può accedere al testo scritto mediante display Braille o sintetizzatore vocale. L’ipovedente per leggere generalmente impiega il sintetizzatore vocale con programmi di ingrandimento. Tali differenze risultano estremamente rilevanti quando si vogliono rendere accessibili espressioni matematiche e immagini, elementi tipici del documento scientifico. L’ipovedente ha necessità di ingrandire le espressioni matematiche inserite nel documento in notazione matematica comune.
Apprendimento della matematica e disabilità visiva: ostacoli ed opportunità.
http://www.integr-abile.unito.it/documenti/tesi.pdf
Marco Bracco
2015
Caso di studio.
Math Melodies, l’app per bambini ipovedenti che insegna la matematica
https://www.ninjamarketing.it/2013/05/31/math-melodies-un-progetto-tutto-italiano-su-indiegogo/
Everyware Technologies
2013
Math Melodies è un’applicazione che offre una varietà di esercizi per bambini che possono essere completati scorrendo il dito su un tablet e ricevendo un feedback sonoro e vocale. Questo metodo consente ai bambini di comprendere la struttura bidimensionale degli esercizi, il che può essere difficile da immaginare con altri programmi di matematica tradizionali per computer. L’applicazione è specificamente rivolta agli studenti con disabilità visive di età compresa tra i primi tre anni della scuola primaria e comprende esercizi come operazioni aritmetiche, conteggio e confronto numerico. L’obiettivo è fornire uno strumento di supporto per lo studio della matematica, con un’attenzione particolare a un buon avvio nel percorso di apprendimento.
Math World
https://mathworld.wolfram.com/
Wolfram
2020
Questo sito web esaustivo offre informazioni sulla verbalizzazione e sulla comprensione della maggior parte dei campi della matematica. Inoltre, è presente un ampio glossario di termini.
Rendere l’informazione accessibile a tutti
https://www.euroblind.org/publications-and-resources/rendre-linformation-accessible-tous#pdf
Ebu
2007
L’Unione Europea dei Ciechi chiede che l’informazione sia accessibile a tutti, compresi i soggetti non vedenti e ipovedenti, contemporaneamente agli altri e senza costi aggiuntivi. In questa pubblicazione, ci concentriamo sull’accessibilità dei documenti stampati ed elettronici destinati a un vasto pubblico, tra cui siti web, libri, fatture, lettere, opuscoli, ecc. Questa pubblicazione è stata realizzata con il supporto del programma comunitario per l’occupazione e la solidarietà sociale.
Spoken Language and Mathematics
https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/03057640220116427?journalCode=ccje20
Andrea Raiker
2010
La National Numeracy Strategy (NNS) promuove l’uso del linguaggio parlato nella lezione di matematica per migliorare gli standard, ma le ricerche mostrano che l’uso di parole scientifiche non garantisce una comprensione concettuale. L’analisi del discorso evidenzia la necessità di riflettere sull’uso del linguaggio da parte degli insegnanti e degli studenti, considerando le implicazioni per l’insegnamento della NNS.
Spoken Mathematics as an Instructional Strategy
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-94-6209-350-8_2
David Clarke, Li Hua Xu e May Ee Vivien Wan
2013
Questo capitolo esamina l’uso della matematica parlata nel discorso pubblico nelle classi di matematica dell’ottavo grado a livello internazionale. Con “matematica parlata” intendiamo i termini riconoscibilmente matematici utilizzati nell’interazione verbale in classe. Il nostro principale focus sono i termini relativamente sofisticati con cui vengono denominati i concetti o le procedure centrali di ogni lezione.