L’obiettivo di DDMATH è quello di promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie a sostegno degli studenti ciechi (delle scuole primarie, secondarie, scuole integrate e istituti speciali) al fine di migliorare il profitto scolastico in ambito scientifico, in classe e nella didattica a distanza.
Nel 2006 si è ultimato il progetto europeo Lambda[1] (acronimo di Linear Access to Mathematics for braille Device and Audio-sinthesis, che ha prodotto un sistema informatico per studenti ciechi per “fare matematica”, con l’obiettivo di superare i limiti degli strumenti tiflologici tradizionali.
Il progetto fu proposto con la consapevolezza che lo studio della matematica richieda innanzitutto adeguate abilità di tipo logico-analitico, sintetico, intuitivo e creativo, ma necessiti altresì di validi supporti di rappresentazione che permettano la facilità di analisi, di comprensione delle formule (per esempio delle espressioni complesse), e la possibilità di manipolazione per l’esecuzione pratica, come solitamente si svolge con la carta e la penna e in casi alternativi con le interfacce informatiche dedicate.
Il sistema Lambda si presenta come la soluzione informatica ideale per i ragazzi ciechi per superare tali esigenze, attraverso l’adozione di un nuovo codice braille lineare a otto punti, completo e compatto, di un sistema che permette di importare ed esportare i documenti nei formati matematici più comuni, e si completa di un editor attivo capace di riconosce la struttura e le relazioni interne del testo matematico. L’accessibilità è garantita dalla piena compatibilità con gli screen reader e le righe braille commerciali, l’inclusività è assicurata dalla presentazione a video (grazie a speciali glifi) della notazione matematica in un formato grafico lineare, facilmente interpretabile dalle persone vedenti che svolgono il ruolo di supporto, come per esempio il docente di sostegno, di matematica o l’assistente personale.
Il programma Lambda è oggi distribuito dalla Associazione senza scopo di lucro denominata “Giuseppe Paccini” di Verona ed è utilizzato dal 90% dagli studenti ciechi in Italia e, con numeri apprezzabile, in molti altri paesi europei.
Quello che gli sviluppatori del programma non avevano tuttavia previsto è il fatto che tale software sia stato acquistato e positivamente utilizzato anche da alcuni studenti vedenti con problematiche diverse, come ragazzi con discalculia, con difficoltà di tipo motorio, o da studenti ipovedenti che non usano e non conoscono il braille.
Il progetto DDMTH vuole approfondire tale modalità insolita di utilizzo, ed ecco che sono stati svolti diversi incontri con tali ragazzi e i loro docenti, ascoltando le loro storie di successo, ma anche le loro esigenze per migliorare il programma Lambda affinché esso possa essere meno dipendente dalle soluzioni originali, ossia quelle prettamente di carattere tiflologico (accessibilità esclusiva via riga braille per esempio).
A seguito di tali incontri e dopo aver raccolto i loro bisogni, ma anche di altri studenti (studenti vedenti con DSA, ipovedenti e altri con difficoltà motorie), quelli dei loro docenti e del personale specializzato di supporto, dopo una fase di progettazione, il gruppo di ricerca di DDMATH ha realizzato il primo prototipo di un nuovo prodotto denominato VisualLambda. Tale programma è attualmente in corso di valutazione dagli utenti e sono previste ulteriori future attività di implementazione che possano portare al termine della sperimentazione alla realizzazione di una versione distribuibile gratuitamente.
Il lavoro svolto dal consorzio DDMATH, e descritto in queste paginei, consiste nella attività di analisi dei bisogni di una gruppo di studenti con DSA, con problematiche motorie e con ipovisione, di analisi dello stato dell’arte in questa specifica area, di sviluppo del prototipo, di progettazione della valutazione del programma VisualLambda, comprendente il protocollo completo composto da sei fasi di analisi, gli esempi matematici e i questionari per gli studenti e per i docenti, per poter avviare, nella primavera del 2022, il successivo stadio pratico di sperimentazione e valutazione del nuovo prototipo, in un contesto reale di vita scolastica
[1] Co-finanziato dalla Commissione Europa nell’ambito del FP5-IST – numero progetto IST-2001-37139
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