Didattica Digitale della Matematica per Studenti Ciechi

IL PROGETTO LAMBDA

L’obiettivo di DDMATH è quello di promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie a sostegno degli studenti ciechi (delle scuole primarie, secondarie, scuole integrate e istituti speciali) al fine di migliorare il profitto scolastico in ambito scientifico, in classe e nella didattica a distanza.

Il programma LAMBDA

Il progetto europeo Lambda nasce nel 2002 e si completa nel 2006, ed è un progetto in ambito matematico per studenti ciechi, realizzato da un consorzio, formato da 15 partner, composto da associazioni di utenti, università, aziende private di 8 diversi paesi europei[1].  Il consorzio ha visto la presenza di insegnanti di sostegno, di matematica, di utenti ciechi e di esperti programmatori. Nel gruppo ha partecipato il prof. Flavio Fogarolo che aveva realizzato già nel 1992 un programma molto diffuso tra gli studenti ciechi, il programma Erica, sviluppato per il mondo MS-DOS. Erica è un programma nato per essere utilizzato con riga braille e si è dimostrato essere un ambiente di lavoro completo. L’esperienza di Erica è stato il punto di partenza per progettare il programma Lambda, ma ulteriori contributi importanti sono stati dati dal prof. Gianni Bertoni che dal 1993 si era dedicato a sviluppare un programma per la musica in braille detto BME (braille Music Editor), da insegnanti di matematica di liceo quali la prof.ssa Luciana Formenti, la prof.ssa Francesca Coppi, il prof. Michele Bortolazzi e l’ing. Enrico Bortolazzi.

L’obiettivo del progetto Lambda è quello di voler risolvere il problema della difficile gestione del testo matematico in formato braille da parte di utenti non vedenti delle scuole secondarie e delle università, nonché quello più generale della fruizione dei testi scientifici, in formato digitale e attraverso la stampa braille. 

 

[1] Il Consorzio Lambda: Coordinatore Arca Progetti Srl – Verona Italia, Veia Progetti Srl – Verona Italia, Università di York – Uk, Università di Tolosa – Francia, Università di Milano – Italia, Università di Stoccarda – Germania, Miur – C.S.A. di Vicenza – Italia, Ebu European Blind Union – Francia, Acapo Lisbona – Portogallo, Once Madrid – Spagna, Rnib Londra – Uk, Biblioteca Italiana Ciechi Monza – Italia, Dodecanese Ass. Rodi – Grecia, Logos Center – Mosca Russia, Unione Italiana Ciechi di Verona – Italia

Il sistema si basa su un codice matematico lineare (testuale e sequenziale), derivato direttamente dal MathML del W3C, e può interfacciarsi con questo standard attraverso una funzione di conversione da braille Lambda a MathML e viceversa. La principale differenza tra questi codici si basa sulla formattazione dei testi e sulla rappresentazione dei marcatori, studiati in modo tale da essere più facilmente gestibili e leggibili attraverso le periferiche specifiche utilizzate dai non vedenti.

Il docente o l’assistente allo studio dispone di una presentazione sullo schermo in formato facilitato grazie a specifici glifi appositamente realizzati per una immediata lettura. La immagine seguente presenta 4 modalità di rappresentazione del testo matematico, quello tradizionale, in braille a 6 punti, in braille a 8 punti (presente sulla riga braille) nella modalità video tramite speciali glifi.

E’ stato inoltre sviluppato un editor matematico dotato di una serie di strumenti volti a facilitare e accelerare l’inserimento del testo matematico e è ricco di funzioni compensative per aiutare a comprendere sia la struttura che le relazioni interne delle formule.

Pertanto, l’attività di ricerca del progetto Lambda si è focalizzata su due azioni distinte, lo sviluppo del codice lineare Lambda e lo sviluppo dell’editor matematico. Queste due azioni sono state svolte da due gruppi diversificati di lavoro, il primo principalmente formato da ricercatori universitari, docenti e utenti, il secondo dalle aziende profit presenti, coordinati da un comitato scientifico composto da utenti e docenti.

Il codice Lambda garantisce efficienza e coerenza con il MathML e si collega direttamente e funzionalmente ai vari codici matematici braille in uso in ogni singolo paese europeo.

I singoli elementi braille della sintassi Lambda sono rappresentati a 8 punti e non hanno una corrispondenza univoca con la rappresentazione tradizionale a 6 punti, anche se per favorirne il passaggio si è cercato, dove possibile, di restare il più possibile aderenti all’esistente. Oggi a distanza di oltre 10 anni lo standard matematico braille in Italia non è più il tradizionale codice matematico a 6 punti, ma bensì il codice Lambda a 8 punti, e non è avvertita ulteriormente la esigenza del passaggio da un formato all’altro, ma i ragazzi, dalla scuola primaria, apprendono direttamente il nuovo codice. Il prodotto software Lambda è composto da un editor ricco di numerose funzioni compensative sia per facilitare la scrittura e sia per la comprensione del testo matematico.

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